Storie con mio figlio
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La Storia: Perso a Esino
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La Storia: Perso a Esino

Un bambino si perde a Esino Lario, un paese tra il lago di Como e la montagna chiamata Grigna, quando all'improvviso un'anziana signora incrocia il suo cammino.
Trascrizione

No transcript...

Nessuno in giro (Esino, settembre 2022).

Episodio 36

La storia

Qualche sera fa mio figlio mi ha chiesto una storia e ne ho creata una insieme a lui introducendo la nostra prossima passeggiata (PS vi aspettiamo! Per dettagli controllate l’episodio di settimana scorsa ⛰ 1.1 Avventura: Esino Lario, 21 Ott).

L’audio è stato registrato mentre creavamo la storia insieme. Sopra👆 trovate il player per ascoltarla, la trascrizione la trovate sotto 👇.

Nel prossimo episodio:

Venerdì 13 ottobre

🎭 1.3 Retroscena educativo: Evitare il “solo mio papà sa tutto”

Perché Esino? - Creare una storia con tuo figlio/a - Chi potresti inserire tua nella storia? - Le persone magiche portano con sé significato, comunità e dunque buone storie - Per evitare il “solo mio papà/mia mamma sa tutto”

PERSO A ESINO

Papà: Questa è una storia un po' segreta

C'era una volta un bambino che stava salendo, si trovava in un paese in montagna, questo paese era Esino, ti ricordi quel paese Esino?

si gira dall'altra parte, non c'era più nessuno, subito gli viene dalla pancia come un moto, gli viene quasi quasi da piangere però trattiene comincia a guardarsi ancora in giro, va avanti

Figlio: Un po' di luce

Papà: Si aspetta

Va avanti

e camminando avanti vede un segno di un sentiero, e ancora gli sta venendo da piangere

Respira un po', guarda un po' in giro e dice. sta per andare verso Esino per vedere nel paese se trova i genitori o qualcuno.

Però, a un certo punto, proprio in quel momento, scende dal sentiero una signora abbastanza anziana, non molto anziana, però un po' anziana.

Tipo un po' dell'età di Angelica.

La incontra, dice, oh!

Cosa fai? Cosa fai tutto solo?

Il bambino sta zitto, la guarda con la faccia tutta seria.

“Ma dove sono i tuoi genitori?”

Lui muove la testa così come a dire no.

Non li trovi più.

Fa sì con la testa lui.

Vieni, andiamo a cercarli insieme.

Allora gli dà la manina.

Dice, dove sono andati?

E il bambino non sa perché, ma invece di dire che sono andati verso il paese,

Gli viene da indicare il sentiero, proprio quel sentiero da cui lei era scesa.

Ah, dice, sono andati anche loro a Ortanella.

Sono appena tornata io da Ortanella, sai, dice, è un bel posto.

PICCOLO TAGLIO

A un certo punto, lentamente, il boschetto che li circondava sembra finire e si apre come un prato, un prato bello, verde, abbastanza grande.

e lontano lontano da non si sa dove si sentono arrivare delle voci di bambini che gridano e anche delle voci un po' più scure un po' più da grandi allora la signora anziana dice dai dai che forse qua ci sono i tuoi genitori camminano un po' più veloce anche il bambino comincia a camminare più veloce fino a che cosa succede?

Figlio: Non lo so

Papà: fino a che il bambino riconosce la voce di una sua amica, era una sua amica dell'asilo,

“Oh!”

e gli viene un pochino, pochino, pochino da sorridere quando la riconosce, 

Figlio: E la  nonna? 

Papà: La signora anziana? Eh lei lo seguiva per mano,

perché lei era abituata a camminare quindi anche lei poteva andare veloce 

Fino a che arrivano in un punto in cui c'erano, finalmente vede i bambini che corrono e vede proprio la sua amica dell'asilo,

“Oh è arrivato”, 

Non so come si chiama il bambino?

Figlio: Ma la mamma? 

Papà: La mamma del bambino?

Figlio: I genitori

Papà: I genitori infatti, all'inizio lui vede la bambina e altri bambini,

a lui viene da sorridere e un pochino anche da piangere ancora,

Fino a che ad un certo punto da dietro un albero vede 

Il papà 

E più in fondo riconosce la mamma con il suo cappello 

Allora vuup, si stacca dalla mano della signora anziana e zrr si mette a correre veloce veloce veloce veloce 

E taac

Si attacca alle gambe del papà 

Poi la mamma appena lo vede

Oh

 Corre anche lei lì

Gli fa una carezzina.

“Oh ma dove sei stato, dove sei stato?”

Lui li stringe forte forte 

E intanto tutti i suoi amici, che erano due o tre bambini che li  conosceva bene, suoi amici, vengono lì e cominciano a tirargli il piede mentre lui era in braccio per farlo, 

“Dai vieni, vieni a giocare”

Lui scende, scende e si mette vuup, 

Si mette a correre insieme a loro nel prato

Figlio: Cosa fanno?

Dad: Eh Non lo so cosa fanno, si mettono a fare rincorse 

E in quel momento, in quel momento si sente un odore, un odore come d'acqua quasi, come se stessero bevendo un po' l'acqua, nel naso, e nella bocca

Allora, il bambino mentre corre, corre, corre a un certo punto arriva in un punto in cui c'era una cancellata, tipo una cancellata ma fatta di legno, si appoggiano a questa cancellata, guardano in mezzo e si vede Il lago, il lago giù 

Grande, silenzioso 

Tutto sbarluccicante di sole 

Si fermano a guardarlo

E intanto anche i genitori e gli altri adulti si avvicinano là vicino, smangiucchiando dei panini, e li danno anche ai bambini, e si siedono lì per terra vicino a questa cancellata, a guardare il lago, e alcuni bambini si mettono a cantare una canzone, e la signora anziana, quella la tedesca, si mette a chiacchierare con gli adulti e gli racconta

che lei era venuta già tante volte a Ortanella, 

Figlio: Ma ma

Papà: E proprio in quel momento

Figlio: Ma la nonna cosa mangia?

Papà: No, lei aveva già mangiato, aveva già fatto la gita prima, poi è tornata su ancora.

Proprio in quel momento si sente la voce di Angela, che fa

“Eh?”

“Dove eri stato?”

E fa anche lei una carezzina al bambino.

Figlio: Chi?

Papà: Eh?

Figlio: Ero io?

Papà: Forse eri tu

Forse si

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