Ascoltare un bambino davvero + gita 19-3 Sentiero del Viandante
sul fraintendimento del dare parola, sull'esempio di una storia passata nello spazio e sulla prossima passeggiata lungo il Sentiero del Viandante
Benvenute-i al ventisettesimo episodio, in particolare alle nuove iscritte Valentina, Maddalena e Cristina.
Ancora sull’ascolto
Ritorno sul tema dell’ascolto, perché credo sia uno dei punti più importanti e dunque anche equivocati. Di recente la sera mio figlio mi chiede storie sulla savana, tra leonesse e zebre. Non ricordo come sia nata la cosa, forse mesi fa gliene avevo proposta una io, forse è nato tutto da lui, sta di fatto che ascoltare questo imput mi sta dando degli spunti creativi preziosi, portandomi, letteralmente, in territori che non avrei esplorato, e invece lui mi porta là. E’ un ascolto reciproco, non voglio dire che tutte le storie meglio riuscite vengano dal totale assecondamento delle richieste di mio figlio, ma il punto è l’ascolto vero, e questo concetto è facilmente equivocato, vorrei quindi esplorare la questione, anche con un audio passato che trovate più sotto.
Alcuni esempi
Mettere pressione
Un annetto fa ho assistito ad un adulto che, pensando di aiutare il bambino a contribuire con il suo pezzo di storia, lo asserragliava di domande “e poi cosa succede? Pensaci? Forse lui fa questo? Cosa potrebbe fare questo personaggio?”. Questo però non generava una libera disposizione del bambino a prendere parola. L’ascolto viene anzitutto da quello che vagamente definirei un silenzio generoso. I bambini sono svegli , non sanno o non vogliono articolare con chiarezza il loro sentire ma intuiscono bene che il sottotesto di certe domande è: “dai che ci riesci, dai che sei grande”, a pelle sentono subito questa pressione e si chiudono a riccio, anche perché creare genuinamente una storia è una gioia. E’ normale anche che, soprattutto all’inizio, il loro prendere parola sia minimo, occasionale, perché è un ritmo comune che si deve prendere insieme, nel tempo. A livello pratico si tratta di mordersi la lingua tutte le volte che siamo tentati d’intervenire per prevenire le loro parole, di non parlargli sopra mentre con lentezza producono linguisticamente il loro pensiero, reggendo con pazienza il silenzio.
Lo scenario moraleggiante
Il tema del vero ascolto è legato poi ad un altro intoppo che ho provato ad affrontare settimana scorsa: noi adulti che, più o meno inconsciamente, tentiamo di dirigere la storia verso uno scenario moraleggiante. Anche a me succede: quando la storia prende un bivio dove violenza o scontro forte potrebbero accadere, pongo a volte domande in modo tale che mio figlio eviti scenari brutali, o cerco di prevenire il suo intervento aggiungendo subito il prosieguo che desidero che la storia prenda. Ma questo interventismo taglia i ponti d’ascolto e ci impedisce un confronto con loro su temi grossi che emergerebbero lasciando loro spazio consistente per esprimersi. Inoltre questo dirigismo spesso conduce la storia verso una impasse, rendendola più noiosa. Settimana scorsa vi facevo l’esempio dei dinosauri: io che in una storia facevo intervenire il brontosauro per fare da paciere tra il rex e gli uccellacci con cui litigava, mio figlio che voleva invece che il rex facesse il rex.
Un libro da leggere
Questo del tema morale non è questione facile, di certo mi sta facendo riflettere molto il libro che vi ho già segnalato, “Di cosa parlano i libri per bambini”- la letteratura per l’infanzia come critica radicale”, di Giorgia Grilli edito da Donzelli, che racconta dell’incapacità che gli adulti hanno nel sintonizzarsi davvero con le questioni giganti e oscure che i bambini sollevano, e che le storie, se davvero create in ascolto con loro, possono esplorare. Per chi fosse curioso di questo libro prezioso, trovate qui l’indice.
Due storie utili da ascoltare
Un episodio passato di Storie con mio figlio che forse è utile per esplorare l’ascolto reciproco intorno a grandi domande è: Viaggio nello spazio profondo: avvicinarci al mistero: ascolterete di un pianeta in cui ancora vivono i dinosauri, di un gruppo di astronauti che marcia verso un gruppo di stelle infuocate, di un pianeta Blu dove c’è vita, per tornare poi a planare sulle opportunità che la terra offre a grandi e piccini. L’audio l’ho registrato quando mio figlio era abituato già da un paio d’anni a creare storie insieme, è normale che all’inizio non intervengano così tanto, credo possa essere interessante soprattutto visto il tema e l’interazione che c’è. Buon viaggio.
Viaggio nello spazio profondo: avvicinarci al mistero
Se invece volete esplorare la dinamica dell’ascolto reciproco, dove in particolare lavoro sul “mordermi la lingua”, potete ascoltare questa storia passata qui sotto, ambientata sul Ticino, alla ricerca dei funghi:
L’avventura
Sabato scorso siamo andati a scalare il Monte Stella a Milano, raccogliendo anche un po’ di rifiuti sul tragitto (6 sacchi), sono passato ieri e la cima era ancora pulita! Per chi lo frequenta, sa che gioia sia. Dopo uno snack in cima, ci siamo messi intorno ad un albero ad inventare una storia tutti insieme: c’erano lepri e scoiattoli che abitano lì, ma anche leoni ed orsi venuti da un circo lì vicino. C’è stato uno spettacolo. E’ una storia segreta, non posso dirvela tutta. Vi aspettiamo al prossimo giro!
Sentiero del viandante, domenica 19 marzo
Domenica 19-3 siete tutti invitati a venire con noi a fare l’incantevole Sentiero del Viandante, nel tratto che va da Abbadia Lariana a Mandello del Lario. Saranno circa 3 km e mezzo. Non ci dovrebbero essere salite particolarmente faticose, partendo la mattina alle 10 da Abbadia sara godibilissimo. Da Mandello poi si può prendere il treno delle 18.30 che in 6 minuti ci riporta alla macchina lasciata ad Abbadia. Per il pranzo ora vedo se c’è qualcosa sul percorso, anche se l’opzione migliore credo sarà un pranzo al sacco. Durante il tragitto proveremo ad inventare una storia. Abbiamo già qualche adesione, non fate i timidi e venite, qui sotto vi lascio con una foto di questo magico percorso.
Per feedback sul tema dell’ascolto, sulle storie o sulla passeggiata scrivetemi a storieconmiofiglio@gmail.com
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A settimana prossima, Francesco