Avventura 30 aprile: notte al rifugio insieme
un'avventura in Valgrande con cena, notte e colazione al rifugio, l'audio della storia ambientata laggiù e il racconto della passeggiata di domenica scorsa.
Benvenuti al ventottesimo episodio, un saluto speciale ai nuovi iscritti Matteo, Fabio, Ester e Daniela! Un grazie di cuore a Lorenzo per aver scelto di sostenere Storie con mio figlio abbonandosi, e a Susanna per aver regalato l’abbonamento a Daniela.
L’avventura
Il 30 aprile faremo una notte al rifugio Casa dell’Alpino, all’inizio della Valgrande, dove il Lago Maggiore fa un’insenatura e inizia la Val d’Ossola (mappa sopra). Lasceremo la macchina nel borgo di Cicogna e saliremo per il sentiero. Faremo un dislivello di 500 metri, fattibile anche da bambini, pur essendo una salita per loro già significativa. Il percorso è classificato come escursionistico, dunque senza zone pericolose. Ho parlato con l’oste, mi ha confermato che viene fatto spesso anche da bambini. Ceneremo al rifugio, dormiremo su e faremo colazione lì. Per ora siamo 4 adulti e 2 bambini, si dorme in una camerata unica. Il giorno dopo scenderemo con calma. Porteremo qualcosa al sacco per il pranzo del 30, per il pranzo del 1 maggio potremmo portare qualcosa di conservabile e nel caso integrare con del cibo di preso al rifugio, gironzolando ancora un po’ lì intorno. Pare infatti che da dietro l’alpeggio si scopra la Valgrande:
Subito alle spalle del rifugio, proseguire addentrandosi in una faggeta, fino a raggiungere un intaglio nella roccia che permette il passaggio sul versante opposto della valle. Ancora un centinaio di metri e compare il pascolo abbandonato dell'alpe Leciuri (m 1311), con la lontana Pogallo che fa capolino dal fondo della valle. Tutt'intorno il panorama spazia dalla Cima della Laurasca al Monte Torrione, allo Zeda e alla Marona, per chiudersi alla Colma di Cossogno passando dal Pizzo Pernice. (Da “L’alpe Prà e la Casa dell’Alpino”)
Cena+notte al rifugio+colazione= 40 euro. Bisogna portarsi un sacco a pelo o possono fornirlo loro al costo di 5 euro, in ogni caso offrono delle coperte.
Ci ritroveremo alle ore 10 nella piazzetta davanti alla chiesa di Cicogna. Chi volesse venire solo in giornata è il benvenuto. Per prenotare o per dubbi scrivetemi (storieconmiofiglio@gmail.com).
La storia
C’è una nostra storia, nata insieme a mio figlio un anno fa e di cui condivido qui sotto un frammento audio, che racconta della Valgrande. Era una storia seriale: dalla Valsassina un gruppo di bambini ed adulti vola verso la Svizzera per aiutare un pilota tedesco un po’ folle e il suo cane. Trovandosi in mezzo a un temporale, decidono di compiere un atterraggio di fortuna: sono alla ricerca dell’albero dai fiori argentati, di cui hanno trovato una mappa dentro una statua di un orso, in val Vigezzo. Non appena atterrano su una delle prime cime della Valgrande, scorgono più avanti una rifugio, in fondo a un sentiero. Bussano e vengono ricoverati al caldo da un’anziana signora. Ecco il frammento di quella storia:
Il retroscena educativo
Le stelle più intense, il lago Maggiore placido giù, addentrarsi alle soglie di un luogo misterioso come la Valgrande, riposare i propri corpi in un rifugio, rifocillarsi con altri viaggiatori la sera: questo lo spirito per cui vi propongo di venire. Inventeremo anche una storia insieme.
Vi saluto con alcune foto della bella passeggiata che abbiamo fatto domenica scorsa lungo il sentiero del Viandante, nel tratto da Abbadia a Mandello. Io e mia moglie lo avevamo fatto prima che nascesse nostro figlio, ora ricominciarlo a pezzi è statoun ritorno che attendevo. Le montagne intorno, il lago che ti accompagna, le mulattiere antiche, i campi coltivati alternati alla boscaglia, i bambini che stanno insieme contenti in questo misto di natura e storia. A pranzo, una chiesetta che affacciava a strapiombetto sul lago ci ha riparato dal vento che stava salendo, abbiamo condiviso il pranzo e abbiamo raccontato una storia insieme: lo sapevate che dove c’è il lago c’era il mare, e che le montagne erano isole tropicali? Un treno sotterraneo ci ha riportato indietro nel tempo, tornando pesci e poi…basta, è un segreto, una storia da sussurrare.
Ps: se ti piace il progetto e vuoi aiutarmi a continuare a farlo bene, puoi scegliere di garantire un futuro a quest’avventura abbonandoti. Facendo l’abbonamento annuale riceverai anche il libro cartaceo Danny e il fiore della Val d’Intelvi, l’accesso all’audiolibro e ad altri audiolibri futuri.