20-21/7 Notte al Rifugio in Valgrande
un'avventura in Valgrande con notte al rifugio, l'audio della storia ambientata laggiù e il racconto della scorsa passeggiata ai Piani d'Erna
Benritrovate/i,
Finalmente vi posso riproporre la passeggiata all’inizio della Valgrande, dove il lago Maggiore incontra la Val d’Ossola. Ricorderete, un anno fa dovevamo farla ma poi saltò per il tempo. Vari amici nel frattempo mi hanno parlato della loro passione per quelle zone e finalmente ho trovato un weekend giusto in cui partire.
L’avventura
Passeremo una notte al rifugio Casa dell’Alpino, all’inizio della Valgrande. La Val d’Ossola, la Valgrande e le varie valli che laddietro si diramano mi affascinano da tempo e mi piace l’idea di partire alla scoperta di queste zone da questo posto che, come la foto lascia intuire, congiunge il lago con zone più selvagge.
Lasceremo la macchina nel borgo di Cicogna e saliremo per il sentiero. Faremo una mulattiera con un dislivello di 500 metri, per una durata di circa 2 ore, ci fermeremo a pranzare al sacco a metà sentiero, oppure se saliamo bene pranziamo su e poi gironzoliamo in alto. Pare infatti che da dietro l’alpeggio si apra la Valgrande:
Subito alle spalle del rifugio, proseguire addentrandosi in una faggeta, fino a raggiungere un intaglio nella roccia che permette il passaggio sul versante opposto della valle. Ancora un centinaio di metri e compare il pascolo abbandonato dell'alpe Leciuri (m 1311), con la lontana Pogallo che fa capolino dal fondo della valle. Tutt'intorno il panorama spazia dalla Cima della Laurasca al Monte Torrione, allo Zeda e alla Marona, per chiudersi alla Colma di Cossogno passando dal Pizzo Pernice. (Da “L’alpe Prà e la Casa dell’Alpino”)
Il percorso è classificato come escursionistico, dunque senza zone pericolose. Ho parlato con il rifugista, mi ha confermato che viene fatto spesso anche da bambini. Ceneremo al rifugio, dormiremo su e faremo colazione lì. Ci sono 14 posti e si dorme in una camerata unica. In più c'è posto per 4 tende non troppo grandi. Il giorno dopo, sulla strada del ritorno, possiamo magari fermarci lungo il rio Pogallo: un amico ci è andato tante volte e conosce un posto segreto in cui condurci.
Info pratiche:
Weekend 20/21 luglio
Ritrovo ore 10 puntuali al parcheggio di Cicogna (mappa)
Costo cena+Notte al rifugio+colazione: 40 euro per gli adulti, 20 euro per i bambini sotto i 12 anni (pasta+ secondo di carne, spartano, bevande non incluse)
Costo cena+ colazione per chi è in tenda: 20 euro (escluse bevande; non ha precisato ma presumo che per i bimbi sia 10 euro)
Costo per singolo panino preparato dal rifugista per pranzo domenica: 4 euro (da ordinare in anticipo a me).
accettati sia bancomat che contanti
Portare:
sacco a pelo (o almeno il sacco letto, se non si ha il sacco letto loro lo forniscono a 5 euro loro forniscono le coperte)
Portarsi pranzo al sacco per il 20
borraccia con acqua
pantaloni lunghi e calze lunghe soprattutto per bambini per scongiurare rischio vipere
scarponcini da montagna
Avrei bisogno di una conferma possibilmente entro questo weekend. Per prenotare o dubbi scrivetemi un messaggio al 3336112174
La storia
Come sa chi legge la newsletter da un po’, credo nell’importanza e bellezza di inventare storie insieme ai propri figli, che mischino il reale (un luogo in natura che andremo a scoprire insieme) con la fantasia e la serialità (che trasmette il senso del ritorno, del costruire, dell’avventura che continua) aggiungendo dentro la storia amicizie vere che mio figlio ha e tutto quanto in quel periodo fa parte delle nostre esperienze. Ve ne porto un esempio nel frammento audio sopra: è una storia fatta insieme a mio figlio credo ormai due anni fa e che racconta anche della Valgrande: dalla Valsassina un gruppo di bambini ed adulti vola verso la Svizzera per aiutare un pilota tedesco un po’ folle e il suo cane. Trovandosi in mezzo a un temporale, decidono di compiere un atterraggio di fortuna: sono alla ricerca dell’albero dai fiori argentati, di cui hanno trovato una mappa dentro una statua di un orso, in val Vigezzo. Non appena atterrano su una delle prime cime della Valgrande, scorgono più avanti una rifugio, in fondo a un sentiero. Bussano e vengono ricoverati al caldo da un’anziana signora.
Ascoltandola spero che vi venga voglia, se non lo fate già, di inventare storie con i vostri figli/e, è un’esperienza intima entusiasmante e divertente.
Foto dalla passeggiata ai Piani d’Erna
Vi lascio con alcune foto che raccontano la passeggiata fatta un mesetto fa ai Piani d’Erna, tra Lecco e il Resegone. Il tempo era incerto e le nuvole sparse dappertutto ci hanno accompagnato con la loro imponenza. La bellezza di vivere la natura anche quando non c’è il sole è una cosa su cui ho riflettutto leggendo il libro “Pedagogia del bosco. Educare nella natura per crescere bambini liberi e sani”: la natura può offrire i suoi spettacoli più affascinanti quando non c’è il sole, la ruvidezza del vento, il piacere di una pioggerellina improvvisa da cui ripararsi, le famose pozzanghere, i colori della natura così diversi con le nuvole. Far fare esperienza al corpo dei nostri bambini e a noi stessi di questo è secondo me prezioso.
A presto!
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